Questo 18 gennaio, il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione sull’attuazione della Politica di Sicurezza e di Difesa comune. Il testo sottolinea l’esigenza per l’Unione Europea di consolidare la sua autonomia strategica e di intensificare gli sforzi congiunti per conseguire le necessarie capacità e per dimostrare una maggiore volontà di continuare ad agire in modo compatto, al fine di garantire la sicurezza che i cittadini dell’Unione si aspettano.
Un altro obiettivo evidenziato nel documento è di “una spesa maggiore, congiunta e più intelligente”. A tal proposito, viene sottolineata l’urgente necessità di istituire un vero mercato europeo dei materiali di difesa, in grado di soddisfare le reali esigenze delle Forze Armate ma anche di garantire che l’EDTIB (Development of a European Defence Technology and Industrial Base) rimanga competitivo: maggiore sostegno finanziario, dunque, agli sforzi di ricerca e sviluppo e alla produzione di sistemi di difesa ad alta tecnologia, altrimenti troppo costosi per i singoli Stati membri.
La Risoluzione prevede anche il rafforzamento:
- del ruolo del Parlamento nella PSDC, in particolare per quanto riguarda le iniziative che interessano – o rivestono particolare importanza per – la difesa e la sicurezza europee;
- dei partenariati in materia di sicurezza e di difesa con tutti i Paesi che ne condividono i principi;
- delle missioni e delle operazioni PSDC, attraverso mandati più solidi e flessibili nonché le risorse, il personale, i finanziamenti, la formazione, gli strumenti di comunicazione strategica e le attrezzature necessarie per soddisfare i requisiti previsti.
In quest’ultimo ambito, il testo riconosce la necessità di una formazione e di capacità operative efficaci per tenere il passo con l’evoluzione del contesto, evidenziando la necessità di rafforzare la loro resilienza ed efficacia per affrontare meglio le “sfide ibride” in materia di sicurezza, migliorare la comunicazione strategica e investire ulteriormente nelle capacità di cyber-difesa.
Nella stessa seduta è stata adottata anche la relazione annuale sulla Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC), con il quale i deputati europei chiedono di garantire un seggio permanente UE in tutti i consessi multilaterali, compreso il Consiglio di sicurezza dell’ONU.