Per la prima volta nella Storia, le infrastrutture critiche sono considerate obiettivi militari e, per difenderle contro gli attacchi ibridi, l’UE ha chiuso un accordo con la NATO per l’istituzione di una task force congiunta.

L’accordo nasce dalla volontà di proteggere le infrastrutture europee (energia, gas, trasporti, Spazio e, naturalmente, reti di telecomunicazioni) dal pericolo di attacchi hacker e fisici ma anche dal rischio blackout: tutti obiettivi racchiusi anche in una Comunicazione della Commissione UE al Parlamento, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, dal titolo “Energy Emergency – preparing, purchasing and protecting the EU together”.

Fra le misure proposte, stress test per verificare la tenuta delle reti e coinvolgimento della NATO nell’attività di difesa. Le azioni vanno dall’implementazione della legislazione comunitaria e l’aumento della capacità di risposta, attraverso il Meccanismo Unionale di Protezione Civile, all’identificazione satellitare delle minacce e il rafforzamento della cooperazione internazionale. Bruxelles avverte gli Stati che “è urgente intervenire per rafforzare la capacità dell’Unione di proteggersi dagli attacchi alle infrastrutture critiche”, sia dentro i confini sia “nelle sue immediate vicinanze”, con priorità per i settori dell’energia, delle infrastrutture digitali, dei trasporti e dello Spazio.

Alle misure degli Stati membri, che partono dalla “chiara identificazione di tali infrastrutture e degli enti che le gestiscono“ – in particolare per quanto riguarda i servizi transfrontalieri – dovrebbero fare seguito stress test “sulla base di una serie di principi comuni sviluppati a livello UE”.

La Commissione si impegnerà nell’elaborazione di un piano d’azione sugli incidenti e le crisi delle infrastrutture critiche, per descrivere e definire gli obiettivi e le modalità di cooperazione a livello nazionale e comunitario, soprattutto “quando gli incidenti comportano interruzioni significative della fornitura di servizi essenziali per il Mercato interno”. Per il rafforzamento della capacità di allerta e di risposta alle interruzioni attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell’UE, sarà sempre l’Esecutivo comunitario a occuparsi dell’esame delle capacità di reazione e di collaborazione intersettoriale.

Nel quadro del dialogo strutturato tra l’Unione Europea e la NATO, il commissario per gli Affari interni Ylva Johansson ha fatto sapere che “gli alleati hanno accettato” di istituire una task force congiunta per la resilienza e la protezione delle infrastrutture critiche.