Più cooperazione su Spazio, infrastrutture strategiche e cambiamento climatico, questi alcuni dei punti centrali della terza Dichiarazione di cooperazione congiunta firmata da Unione europea e NATO a Bruxelles il 10 gennaio.
Si tratta di quattordici punti per “rafforzare ed estendere” la cooperazione tra Ue e Alleanza Atlantica in un “momento chiave” per la stabilità euro-atlantica. Le precedenti dichiarazioni del 2016 e 2018 avevano identificato 42 aree di cooperazione su 7 temi diversi, tra cui le minacce ibride e cyber, o la military mobility.
Questa nuova dichiarazione individua nuove aree sulle quali concentrare gli sforzi di cooperazione. “Rafforzeremo ulteriormente la nostra cooperazione – si legge nel documento – nei settori esistenti ed espanderemo e approfondiremo la nostra collaborazione per affrontare in particolare la crescente competizione geostrategica, le questioni di resilienza, la protezione delle infrastrutture critiche, le tecnologie emergenti e dirompenti, lo spazio, le implicazioni per la sicurezza del cambiamento climatico, nonché la manipolazione e l’interferenza di informazioni straniere”.
“È fondamentale aumentare la capacità produttiva dell’industria della difesa europea”, è stato il commento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa al quartier generale della Nato di Bruxelles. “C’è il tema del potenziamento delle capacità di difesa europee. Sappiamo tutti che ora dobbiamo aumentare la capacità produttiva della nostra industria della difesa. E dobbiamo coordinare il rifornimento di equipaggiamenti militari su tutti i temi che mettono a rischio la nostra sicurezza”.
Alcuni temi presenti nella Dichiarazione di Cooperazione erano stati già anticipati sia dal Concetto strategico della Nato che dalla Bussola strategica dell’Ue, come viene riportato anche nell’accordo, nel quale viene evidenziato che “questo è un momento che dimostra più che mai l’importanza del legame trasversale e che richiede una più stretta cooperazione tra l’Ue e la Nato. La Nato rimane il fondamento della difesa collettiva per i suoi alleati ed è essenziale per la sicurezza euroatlantica. Riconosciamo il valore di una difesa europea più forte e più capace, che contribuisca positivamente alla sicurezza globale e transatlantica e sia complementare e interoperabile con la Nato”.
Lanciata inoltre da Eu-Nato una task force per la difesa delle infrastrutture critiche, che si concentrerà sui settori dei trasporti, energia digitale e spazio. Esperti della NATO e dell’Unione Europea lavoreranno per identificare le principali minacce alle infrastrutture critiche ed esaminare le vulnerabilità strategiche, a cui si aggiunge lo sviluppo di principi chiave per migliorare la resilienza e per proporre misure di mitigazione e azioni correttive. Tutti i risultati verranno riferiti agli Stati membri o agli alleati.
Nell’ambito della politica spaziale già avviata dalla NATO, che ha riconosciuto lo Spazio come nuovo dominio operativo nel 2019, l’Ue quest’anno presenterà una Strategia spaziale per la sicurezza e la difesa. Il tema su cui potrà esserci cooperazione tra UE e NATO sarà lo Space traffic management (Stm) e, in particolare, la formulazione di norme condivise per operare in uno Spazio sempre più impegnativo e sfidante.