Con 158 tra aerei, droni ed elicotteri, dai “grandi” dell’Aeronautica civile agli aeroplani a propulsione elettrica e ibrida, torna dopo 4 anni di fermo il Salone dell’Aeronautica e dello Spazio: come dicevamo solo pochi giorni fa, una carrellata di innovazioni mai vista prima, a unire meraviglie dellIngegneria e tecnologie pionieristiche sempre più sostenibili.

La numerosa e vitale delegazione italiana, “portabandiera” Leonardo, vede in campo i principali distretti nazionali:

  • con 31 aziende, la Campania – Regione che vanta una tradizione di oltre 100 anni nel settore aeronautico e che rappresenta oggi uno dei più importanti poli aerospaziali nazionali;
  • con 17 piccole e medie imprese, il Piemonte – che, oltre a Leonardo, ospita sul proprio territorio Ge Avio Aero, Thales Alenia Space, Altec, Collins Aerospace e oltre 350 pmi di settore;
  • con 9 tra pmi e start-up, la Puglia – una delle 5 Regioni di maggiore attività industriale aerospaziale e l’unica sul territorio della quale sono presenti aziende che costituiscono l’intera filiera, dalla componentistica agli software aerospaziali,

senza dimenticare il Lazio (17 pmi e 4 start-up), la Lombardia (18 aziende) e l’Umbria (17 imprese). E neanche l’Agenzia Spaziale Italiana, presente con uno stand che, in un unico percorso, dà visibilità alle competenze e al lavoro delle associazioni e federazioni di categoria (AIAD, AIPAS e ASAS) e dei player nazionali di settore come ALTEC, e-Geos, CTNA, Sitael, SpaceLab, Telespazio o Thales Alenia Space.

Una mostra a cielo aperto che è anche luogo d’incontro tra idee e visioni. Infatti, dal Paris Air Show arriva la notizia di due accordi di collaborazione: il primo, tra Leonardo e Airbus per lo sviluppo di risposte alle sfide del Dominio aereo e la promozione congiunta di sistemi di addestramento integrati basati sul programma M-346 – velivolo che a dicembre 2022 aveva raggiunto oltre 100mila ore di volo in tutto il mondo; il secondo, tra Leonardo e Kawasaki Heavy Industries per la fornitura di ulteriori elicotteri navali MCH-101

È dal 1909 che il Salone di Le Bourget rappresenta uno spazio privilegiato per espandere le collaborazioni tra le industrie di settore. La fiera riunisce gli operatori di tutto il mondo intorno alle tecnologie di ultima generazione ma anche ai mestieri, alle competenze e alla formazione. Per non parlare dei materiali innovativi e dell’energia sostenibile – come nel caso dei “taxi volanti” che, durante questa edizione, hanno quasi eclissato gli elicotteri con il loro silenzioso volo in modalità elettrica o ibrida: sette in tutto tra i 170 velivoli di tutto il mondo in fase di prototipo e test, in rappresentanza dei progetti di maggiore successo finora.

In questa dimensione di inventiva e di creatività, l’Italia è presente con eccellenze industriali e un ecosistema completo, composto da una consolidata rete di piccole e medie imprese accanto alle grandi, sempre più start-up dall’alto valore tecnologico, centri di ricerca e poli di innovazione.

Come recita il pay off dell’Agenzia Spaziale Italiana, “Space to our dreams”: spazio ai nostri sogni.