L’obiettivo della ‘Bussola strategica’ è di rendere l’UE un garante della pace e della sicurezza internazionali più forte e capace, in grado di proteggere i suoi cittadini e di portare un contributo positivo alla sicurezza globale e transatlantica. In un modo complementare alla NATO, che resta il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri, e attraverso l’intensificazione del sostegno – imperniato sulle Nazioni Unite – all’ordine globale basato su regole.

La Bussola offre una valutazione condivisa del contesto strategico nel quale l’Unione si trova a operare e delle minacce e sfide che essa deve affrontare. Il documento istitutivo formula pertanto proposte concrete e attuabili, con un calendario di attuazione molto preciso, al fine di migliorare la capacità dell’UE di agire con decisione ed efficacia.

Quattro i punti sui quali si basa lo Strategic Compass: Azione, Sicurezza, Investimenti e Partner.

Il primo si propone di rafforzare le capacità e la velocità di risposta a crisi esterne e le missioni e operazioni PSDC (Politica di Sicurezza e di Difesa Comune), promuovendo un processo decisionale rapido e più flessibile.

Nel secondo ambito, interno, e al fine di rafforzare la capacità di anticipare, scoraggiare e rispondere alle minacce e alle sfide che possono emergere repentinamente, nonché di salvaguardare i propri interessi di sicurezza, la Bussola prevede:

  • il potenziamento delle proprie capacità di analisi dell’Intelligence;
  • la creazione di un pacchetto di strumenti e gruppi di risposta contro le minacce ibride, per individuare e rispondere a un’ampia gamma;
  • lo sviluppo ulteriore degli strumenti della diplomazia informatica;
  • l’istituzione di una politica comune in materia di cyber-difesa;
  • il rafforzamento degli strumenti contro la manipolazione delle informazioni e le ingerenze esterne;
  • il consolidamento di una strategia spaziale per la sicurezza e la difesa;
  • l’aumento del proprio ruolo nella sicurezza marittima.

In quanto agli Investimenti, gli Stati membri si impegnano ad aumentare sostanzialmente la loro spesa per la difesa e lo sviluppo della base tecnologica e industriale dell’Europa. A tal fine, l’UE fornirà maggiori incentivi alla collaborazione e alla promozione degli scambi – anche per ridurre le diverse carenze nelle capacità e ridurre le dipendenze da fornitori esterni.

Infine, come partenariati, l’Unione conferma la cooperazione con la NATO e le Nazioni Unite, con gli interlocutori regionali come l’OSCE, l’Unione Africana e l’ASEAN, ma anche con specifici Paesi che condividono i valori dell’UE.