La Space Economy viene definita dall’OCSE come l’intera gamma di attività e l’uso di risorse che creano valore e benefici per gli esseri umani nel corso dell’esplorazione, ricerca, comprensione, gestione e utilizzo dello Spazio.
L’economia dello spazio non è solo il futuro, è soprattutto il presente.
Il mercato della Space Economy oggi vale 371 miliardi di dollari di ricavi a livello globale, di cui il 73% riconducibile all’industria satellitare. Gli investimenti in Space Economy sono significativi in tutto il mondo e sono 88 i Paesi che investono in questo settore. L’Europa si posiziona al secondo posto seguita da Cina, Russia, Giappone e India.
Grazie a Copernicus, Egnos e Galileo, l’UE possiede sistemi spaziali di livello mondiale, con più di 30 satelliti in orbita e l’obiettivo di raddoppiarli nei prossimi 10-15 anni.
L’Italia, che è tra i 9 Paesi dotati di un’agenzia spaziale, si colloca al sesto posto al mondo per gli investimenti dei singoli Paesi in relazione al PIL ed è stato il terzo contribuente all’European Space Agency nel 2021, dopo Francia e Germania. È tra i membri fondatori dell’Agenzia Spaziale Europea.
L’Italia è anche uno dei pochissimi paesi ad avere una filiera completa: dall’accesso allo spazio alla manifattura, dai servizi per i consumatori ai poli universitari e di ricerca. Il panorama industriale è formato da grandi attori presenti sui mercati internazionali e si è arricchito anche del contributo di piccole e medie imprese tecnologiche che nel complesso rappresentano un eccellente potenziale per la crescita.
Per far crescere la sua industria aerospaziale, l’Italia si è posta degli obiettivi tra cui sviluppare le competenze di chi lavora o sta per lavorare nel settore, favorire di più i trasferimenti tecnologici e favorire la nascita e la crescita di startup e scaleup di settore.
La Space Economy non riguarda però soltanto lo Spazio in senso stretto, ma anche altri campi come il digitale, l’agricoltura, l’industria e il cuore è costituito dall’integrazione delle tecnologie digitali in infrastrutture spaziali di nuova generazione.
Una delle prospettive di sviluppo della Space Economy è rappresentato dall’internet satellitare, destinato a diffondersi per coprire le molte aree del mondo non ancora in grado di accedere alla rete. Nel 2021 se ne contano in totale 4838, con un aumento dei satelliti sotto i 600 kg. L’integrazione tra tecnologie terrestri e satellitari può contribuire a migliorare la connettività a livello globale garantendo copertura internet anche nei luoghi più isolati.
La Space Economy è in grado di abilitare nuove applicazioni e servizi innovativi sia tra gli operatori della tradizionale industria spaziale sia tra i fornitori di servizi digitali basati su tecnologie spaziali.
Il settore assumerà un ruolo strategico sempre più rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e transizione presenti nell’agenda europea e italiana.