In queste ora si sta per concludere il maggiore raduno della comunità astronautica mondiale: l’International Astronautical Congress (IAC), che vede l’Italia in prima fila. Infatti, su un totale di 95 Paesi rappresentati, il nostro è tra i primi 5 per numero di abstract presentati e gli italiani – con 32 aziende registrate – costituiscono il gruppo più numeroso.
Parliamo di 5 giornate di sessioni tecniche e plenarie (anche interattive), highlight lectures e forum per i network globali, che a 50 anni di distanza dalla precedente organizzazione in Azerbaigian sono state ospitate nella Capitale Baku.
L’evento, intitolato “Give Space a Chance”, ha visto la partecipazione di Istituzioni, Agenzie spaziali, grandi attori industriali, ricercatori, ingegneri, docenti, esperti industriali, giovani “innovatori” e imprenditori, che hanno condiviso le conoscenze acquisite, fatto il punto sugli ultimi sviluppi e posto le basi di nuove collaborazioni. Infatti, già dal titolo scelto, l’edizione di quest’anno ha inteso celebrare la comunità spaziale come espressione collettiva – compreso il fiorente ecosistema delle start-up.
Come dicevamo, l’incontro è stato articolato in:
- sessioni plenarie, su temi selezionati dalla International Astronautical Federation (IAF) e dall’International Programme Committee (IPC) concernenti le ultime tendenze e le principali innovazioni in ambiti come l’esplorazione, la produzione, l’integrazione dei Paesi emergenti, le tecnologie di prossima generazione, l’ambiente e le applicazioni salvavita;
- sessioni tecniche e presentazioni interattive sulle scoperte scientifiche e tecnologiche nei campi dell’esplorazione, della regolamentazione, dell’istruzione, delle infrastrutture e della società;
- sessioni speciali con argomenti multidisciplinari nonché trend scientifici e tecnici del segmento Spazio che favoriscono discussioni e scambi di idee attraverso format innovativi;
- IAF Global Networking Forum con il coinvolgimento di stakeholders, policy-makers, decision-makers, esperti e professionisti attraverso sessioni di scambio e discussione sul futuro delle attività spaziali.
Infatti, la IAF è al centro dell’evoluzione spaziale: con i suoi membri in tutto il mondo, la Federazione riconosce la natura globale dello Spazio attraverso il suo motto “Connecting @ll Space People” e si impegna a sostenere questa condivisione in un settore – quello della Space Economy – in continua evoluzione, che vede un numero sempre crescente di nazioni e di imprese coinvolte.
La prossima edizione si terrà a metà ottobre 2024 a Milano, dove si prevede l’arrivo di oltre 8.000 esperti e rappresentanti dell’industria e della ricerca. Un evento che – già dal titolo, “Responsible Space for Sustainability” – posiziona l’Italia come capofila del dibattito sull’uso dello Spazio come leva di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e come strumento di pace. Laddove l’orbita terrestre è una risorsa limitata, il cui sovraffollamento significa rischi per la sicurezza e inquinamento, e dunque un’enorme opportunità per un futuro migliore – a beneficio dell’ambiente e di tutte le attività umane.