Questa mattina si è svolto il seminario “Combat Artificial Intelligence. Applicazioni ed Evoluzioni” promosso dal Centro Studi dell’Esercito (CSE) in collaborazione con Leonardo, Larimart, Rheinmetall, ELT Elettronica Group, PEZT Industries, UniMarconi e AEDEF.
Guidato dal Presidente del Centro, Generale di Corpo d’Armata (aus.) Salvatore Farina, e grazie alla partecipazione di autorità del mondo politico, industriale e strategico nazionale, l’incontro ha introdotto importanti temi sviluppati dal gruppo di studio dedicato del CSE.
“Oltre a essere stato di grande interesse e aver generato numerosi spunti di riflessione, questo seminario è servito a porre l’attenzione sul modo nel quale le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale potranno essere declinate efficacemente nel settore della Difesa e della Sicurezza, perché gli impatti di questa tecnologia riguarderanno l’approccio stesso alle operazioni, al capitale umano e al supporto logistico e infrastrutturale“, ha dichiarato Andrea Tanzi, Presidente dell’AEDEF.
Il seminario ha preso, infatti, in esame diversi aspetti strategici. In ordine degli interventi:
- le applicazioni pratiche delle attuali tecnologie o sistemi di tecnologie, Machine Learning e Data Analysis compresi;
- il carattere globale delle tecnologie emergenti e dirompenti e il necessario sviluppo di politiche e strategie comuni, UE e NATO, per ridurre i divari tra Paesi membri in termini di capacità tecnologiche – anche attraverso la convergenza delle risorse;
- la necessità di riorientare le strutture e le procedure interne, soprattutto in riferimento alla Forza Terrestre, in modo da recepire al meglio la transizione digitale e la trasformazione tecnologica;
- l’esigenza di una politica industriale di ricerca e sviluppo che contempli anche le esigenze del settore Difesa in tutti i domini;
- il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella fornitura di grandi quantità di dati a supporto delle attività e nello sviluppo di nuove competenze e professionalità ma anche di modelli predittivi, comportamentali e operativi, per la maggiore tutela delle persone impegnate nella Difesa;
- la rivalutazione dei fattori di rischio, a cominciare dalla sicurezza della trasmissione e della gestione di crescenti quantità di dati in tempo reale.
Il mercato dell’Intelligenza Artificiale potrebbe crescere dai circa 87 miliardi di dollari nel 2021 a più di 1.590 miliardi nel 2030, mentre il PIL globale potrebbe aumentare di oltre il 10% proprio grazie all’IA. Una prospettiva che richiede fin da ora una maggiore adattabilità ai nuovi modelli di coordinamento e alle nuove sfide in termini sia di sicurezza, sia di efficienza. A cominciare, come evocato nell’ultimo punto, dalla gestione dei flussi informativi generati dall’Intelligenza Artificiale – potenzialmente troppo voluminosi per la rapidità di sintesi e decisionale richiesta nelle situazioni operative.
Un ambito che richiede, dunque, una convinta accelerazione delle attività di ricerca e una cooperazione multilivello, in modo da valorizzare le migliori capacità umane e trarre il massimo beneficio dalle tecnologie innovative, riducendo più possibile le fragilità sistemiche.