Ricerca, innovazione tecnologica e digitalizzazione sono considerati i fattori abilitanti per accelerare la transizione verso uno sviluppo sostenibile. E, questo, vale anche per il settore dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza.

L’esempio italiano di eccellenza è Leonardo – il cui Piano di Sostenibilità si declina su 4 macro-aree (People, Planet, Prosperity e Governance) che riguardano l’intera catena del valore  e che prevede come principali ambiti di azione la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni, la circolarità, l’integrità aziendale – comprese la diversità e l’inclusione – e l’istruzione, soprattutto STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Un Piano che si sostanzia in 100 progetti: 48 operativi, con ricadute nel breve periodo, e 52 trasformativi, con impatti nel medio lungo termine.

Per tutti gli ambiti citati ci sono già dei risultati. Infatti, rispetto all’anno precedente, nel 2022 Leonardo ha registrato la riduzione del 15% delle emissioni dirette e indirette da consumi energetici, del 7% dell’intensità dei consumi energetici e del 13% dei prelievi idrici. Soprattutto, il 79% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili e 12 modelli di elicotteri che possono operare con combustibili composti fino al 50% da biocarburante (Sustainable Aviation Fuel – SAF). In quanto al riciclo e al riuso, i programmi di manutenzione e Customer Support sono orientati a garantire le prestazioni migliori e in sicurezza lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, che si cerca anche di aumentare. Infine, il digital twin e la simulazione durante tutte le fasi di progettazione, in condizioni esterne differenti, permettono di capire meglio la risposta di un prodotto o di una piattaforma e come intervenire preventivamente. 

La strategia integrata di Leonardo prevede, infatti, per il prossimo Piano industriale il 50% degli investimenti a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con due aspetti significativi: il forte legame fra sostenibilità e digitalizzazione, e l’importanza della visione strategica di sostenibilità – compresi la formazione e lo sviluppo di nuove competenze, la ricerca sui materiali e il riciclo di quelli compositi. Il Gruppo si sta concentrando in particolare su 6 di questi obiettivi:

  • sviluppo delle competenze (SDG 4);
  • creazione di lavoro qualificato e crescita dei partner (SDG 8);
  • supporto all’innovazione e alla trasformazione digitale (SDG 9);
  • sviluppo di soluzioni per la sicurezza di persone, infrastrutture e territori (SDG 11);
  • contrasto al cambiamento climatico (SDG 13);
  • integrazione nell’attività di impresa di modelli di produzione sostenibili (SDG 12).

Ma il Piano di Sostenibilità del Gruppo ha un impatto diretto anche su: la riduzione degli sprechi alimentari (SDG 2); lo sviluppo di soluzioni per contrastare l’emergenza sanitaria (SDG 3); la promozione di una cultura che rafforzi la parità di genere (SDG 5); l’efficienza energetica e il potenziamento di impiego di fonti rinnovabili (SDG 7); la mitigazione degli impatti ambientali nei mari e a sostegno della biodiversità (SDG 14, 15); il rafforzamento continuo del modello di business responsabile e la tutela dei diritti umani (SDG 16).

Come si può leggere sulla pagina web dedicata, «la sostenibilità per Leonardo è la capacità di avere una visione di lungo periodo, tenendo conto degli impatti delle proprie attività su tutta la catena del valore: è il presupposto necessario per un progresso duraturo per le persone e il pianeta».