In risposta alle prima call nell’ambito del Fondo europeo per la Difesa, che ha raggiunto il record di proposte e ha coinvolto grandi industrie, PMI ed enti di ricerca, la Commissione UE ha annunciato un finanziamento di quasi 1,2 miliardi di euro a sostegno dei progetti selezionati, di cooperazione industriale nel settore della Difesa.

Oltre alla partecipazione nazionale in ben 36 programmi europei, l’Italia è presente anche nei nuovi progetti – tra i quali:

  • EPC (European Patrol Corvette), coordinato dall’Italia nell’ambito della Cooperazione Strutturata Permanente (Permanent Structured Cooperation, PESCO);
  • NEUMANN (Novel Energy and propUlsion systeMs for Air dominance), sempre a guida italiana, su nuovi sistemi di propulsione aerea;
  • ARTURO (Advanced Radar Technology in eUROpe), a guida Leonardo, nel settore delle tecnologie emergenti per i radar;
  • NAUCRATES, a ideazione e coordinamento italiani, di microsatelliti per la sorveglianza dello Spazio.

I progetti coinvolgono complessivamente 692 entità – con ruoli molto diversi tra loro e in gran parte aziende del settore, anche se non mancano atenei, enti di ricerca e fondazioni. Quelle italiane sono 156, superate per numero solo dalla Francia che ne ha 178.

Il 43% dei vincitori del bando europeo è rappresentato da piccole e medie imprese, che si prevede assorbiranno quasi un quinto dei fondi complessivi. A ricevere i maggiori contributi è il settore dell’Aeronautica, con quasi 190 milioni, seguito dai mezzi di combattimento terrestre (154,7 milioni) e marittimo (103,5 milioni). 

I progetti nel settore della ricerca sono complessivamente 31, per 322 milioni di euro, mentre quelli relativi allo sviluppo sono 30 e raccolgono 845 milioni ai quali si aggiungeranno i contributi nazionali. Infatti, il Fondo europeo per la Difesa è stato istituito nell’aprile 2021 all’interno del bilancio dell’Unione 2021-2027, con risorse pari a circa 8 miliardi di euro divisi nei due pilastri – della ricerca e dello sviluppo.

L’obiettivo generale del Fondo è quello di promuovere l’efficienza e la capacità della base industriale e tecnologica di Difesa europea – a cominciare da Intelligenza Artificiale, semiconduttori, tecnologie quantistiche, sensori ottici, radar evoluti e nuovi materiali -, anche coinvolgendo start-up innovative. Per rendere più efficiente la spesa, il Fondo sostiene prodotti e tecnologie europei, favorendo le economie di scala e l’armonizzazione dei sistemi.