Era il 2021 quando la NATO annunciava che l’impatto dei sistemi autonomi sarebbe stato preponderante, in modo da ridurre i carichi fisici di lavoro, migliorare il supporto logistico e incrementare la mobilità nonché la protezione delle forze terrestri.
A marzo 2022, presso il Centro polifunzionale di sperimentazione dell’Esercito (Montelibretti, Roma), era stata sperimentata l’acquisizione di immagini attraverso droni e il loro caricamento – per la prima volta in Italia e in anteprima mondiale – sul European Terrain Database. Portando così a un nuovo livello la cooperazione nell’ambito del Defence Test and Evaluation Base, concepito quale strumento di raccolta, condivisione e armonizzazione delle procedure adottate a livello europeo, e permettendo la nascita di una rete molto dinamica di collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca – pubblici e privati.
A fine febbraio 2023, durante la sedicesima edizione della Fiera Internazionale della Difesa IDEX e NAVDEX negli Emirati Arabi Uniti, le tecnologie senza equipaggio (unmanned technologies) “la stavano facendo da padrone” in tutti e tre i domini tradizionali – Terra, Aria e Mare – con numerosi Robotic Command Vehicles completamente autonomi, modulari e ad alimentazione ibrida nonché diversi Unmanned Aerial Vehicles sostenuti dall’Intelligenza Artificiale.
In questo contesto, a giugno sono state due le notizie italiane di interesse per il dominio terrestre: il completamento dell’esercitazione multi-dominio e inter-forze Joint Stars e la nuova torretta a controllo remoto firmata Leonardo.
L’esercitazione, che ha coinvolto 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate e dai Corpi Armati, ha visto oltre 5.300 donne e uomini addestrarsi:
- nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi;
- nella sicurezza cibernetica e spaziale;
- nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica e nucleare;
- nel contrasto alle minacce “emergenti”, come i droni sottomarini o aerei,
e ha previsto, per la prima volta, la partecipazione di studenti da atenei nazionali. I reparti si sono esercitati anche in 28 eventi “inter-agenzia”, volti ad aumentare l’integrazione e l’interoperabilità nel contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, nel soccorso ai profughi e nella gestione delle situazioni emergenziali.
In quanto alla torretta HITFIST® 30 Unmanned Light, parliamo di un asset più compatto e leggero della versione precedente, pertanto compatibile con l’installazione su veicoli aventi “stretti” requisiti di peso. Un sistema che, come tutti quelli progettati e sviluppati dall’azienda, intende offrire una soluzione innovativa all’evoluzione degli scenari operativi. Parliamo di raggio di azione, capacità di risposta e facilità di uso e manutenzione, con una sempre crescente attenzione all’efficienza energetica e alla sicurezza delle persone. Tra i tanti progetti dedicati al dominio terrestre, il campione hi-tech italiano nella Difesa e nella Sicurezza sta infatti seguendo anche lo sviluppo di:
- tecniche avanzate per ridurre i carichi di lavoro dei controllori;
- postazioni di lavoro e interfacce uomo-macchina ergonomiche;
- soluzioni per la guida e il controllo avanzati dei movimenti di superficie,
al netto dei sistemi di protezione, elettronici e digitali, già integrati.
Un’evoluzione che coinvolge sempre di più le grandi industrie di settore ma anche le pmi e le start-up, chiamate ad accelerare le proprie capacità innovative e produttive per affrontare le “vecchie e nuove” sfide – a terra e multi-dominio.