La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento sull’istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante appalti comuni (EDIRPA).
L’obiettivo di questo strumento è di rispondere alle necessità più urgenti e critiche per quanto concerne i prodotti della difesa, comprese quelle causate dall’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. La Commissione propone di impegnare 500 milioni di euro dal bilancio dell’UE tra il 2022 e il 2024.
Gli obiettivi di questo strumento per gli appalti sono:
- di incoraggiare gli Stati membri a cooperare in materia di appalti nel settore della difesa, accrescendo così la solidarietà, l’interoperabilità e l’efficienza della spesa pubblica;
- di rendere più competitiva ed efficiente la base industriale e tecnologica di difesa europea.
Lo strumento terrà conto dei lavori della task force per le acquisizioni congiunte nel settore della difesa istituita dalla Commissione, dal servizio europeo per l’azione esterna e dall’Agenzia europea per la difesa. La task force contribuisce al coordinamento delle esigenze di appalti nel breve termine da parte degli Stati membri e dialoga con gli Stati membri e i fabbricanti di materiale per la difesa dell’UE per sostenere gli appalti congiunti. In sede di Consiglio europeo spetta al gruppo ad hoc “Industria della difesa” esaminare la proposta.
La proposta di regolamento della Commissione Europea rientra nel quadro dell’attuazione della Dichiarazione di Versailles, firmata dai capi di Stato o di governo dell’UE riuniti a Versailles l’11 marzo 2022, con la quale si sono impegnati a “rafforzare le capacità di difesa europee”. Un documento che tiene conto del nuovo contesto geopolitico, caratterizzato da crescente instabilità, concorrenza strategica e maggiori minacce per la sicurezza, tra cui la guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina.
La dichiarazione di Versailles afferma infatti che gli Stati membri dovrebbero incrementare considerevolmente le spese per la difesa, sviluppare ulteriormente investimenti collaborativi in progetti comuni e appalti congiunti in materia di capacità di difesa, promuovere l’innovazione come anche rafforzare e sviluppare l’industria della difesa dell’UE, comprese le PMI.
A questo si aggiunge che il 18 maggio 2022 la Commissione europea e l’alto rappresentante hanno presentato una comunicazione congiunta “sull’analisi delle carenze di investimenti nel settore della difesa e sulle prospettive di percorso”.
Secondo il portale Defence Data dell’Agenzia europea per la difesa (AED) per il 2020, gli Stati membri dell’UE hanno investito soltanto 4,1 miliardi di EUR negli appalti collaborativi di materiale di difesa (11% della loro spesa totale), una diminuzione del 13% rispetto al 2019. La comunicazione congiunta ha sottolineato che il sottoinvestimento da parte degli Stati membri per la difesa ha determinato carenze a livello industriale e di capacità nell’UE e livelli particolarmente bassi di scorte di materiale di difesa.